venerdì 1 novembre 2013

House & House agenzia immobiliare Salerno: Architettura e Design Mercato Immobiliare

House & House agenzia immobiliare Salerno: Architettura e Design Mercato Immobiliare: L'architettura, il design, il mercato immobiliare: tutto in 140 caratteri. O nello spazio di un post. Da Twitter a Tumblr passando per...

Architettura e Design Mercato Immobiliare


L'architettura, il design, il mercato immobiliare: tutto in 140 caratteri. O nello spazio di un post. Da Twitter a Tumblr passando per il mare dei blog, non mancano gli spunti per chi è in cerca di idee e informazioni sul real estate a 360 gradi. Per scovare i veri influencer, quelli con decine di migliaia di follower o visitatori, bisogna guardare alla comunità internazionale e anglofona.
Tra i blog più seguiti in ambito di architettura e speculazione urbana vi è BldgBlog (dove Bldg sta per Building) di Geoff Manaugh. Il giornalista inglese esplora nei suoi post il passato e il futuro delle città, e l'impatto dell'uomo su paesaggi ed habitat. Nel 2011 il sito ha superato i 10 milioni di visitatori unici e il profilo twitter di Manaugh vanta quasi 35mila followers.
DeZeen ha un'ambizione: mostrare al pubblico i migliori e più innovativi progetti di edilizia e di design da tutto il mondo. Il sito è stato ideato dal giornalista Marcus Fairs nel 2006 come un semplice blog; negli anni il progetto è cresciuto rapidamente, e così il suo pubblico, che ha raggiunto una media di 3 milioni di visitatori al mese, di cui 1,3 milioni unici (il 4% proveniente dall'Italia).
Il Design Observer ha invece una connotazione più culturale: si parla di edifici, interni e smart cities, certo, ma anche dell'importanza delle comunità, della ricerca delle utopie, e del rapporto tra designe e poesia. L'indice Google Pagerank, che misura la visibilità della pagina sul web, è di 6 su 10: un rapporto di alto livello, soprattutto per un blog.
Chi preferisce un approccio più grafico può dirigersi verso Tumblr. Qui The Architecture Blog parla attraverso le foto, sempre curatissime, di interni, di case ristrutturate, di insoliti apparati di illuminazione domestica. Mentre l'Architecture Sketch Blog abbandona la fotografia per offrire una raccolta affascinante di disegni e studi a matita, china e acquerello di edifici, strade e città.
Il punto di riferimento per chi vuole avere flash news e brevi spunti di riflessione è ovviamente Twitter. Tra i profili con un ampio seguito vi è quello di Zaha Hadid, influente architetto e designer irachena con base a Londra, che si è conquistata 19mila follower. Archilovers è una rete professionale di architetti e designers da tutto il mondo. Il profilo Twitter ha quasi 9mila follower, mentre la pagina Facebook ufficiale ha raccolto più di 232mila Like. Ancor più seguito @Architects, rivolto a tutti coloro che sono interessati a news e informazioni dal mondo dell'architettura, con oltre 25mila follower.
Se si guarda al mondo del mercato immobiliare, infine, i blog e i profili più seguiti sono quelli delle grandi compagnie o dei portali di ricerca. Quattro siti in particolare si dividono più di 60 milioni di visitatori: RedfinZillow, Trulia e Realtor.com. Sono portali diretti prima di tutto a un pubblico americano, ma presentano anche delle sezioni blog con articoli sui trend di mercato e sulle occasioni più interessanti.

giovedì 14 marzo 2013

L'agenzia design interni

 http://www.casa.it/immobile-villa-sa-amalfi-21898293


Dato per certo che le vendite sono crollate, che mutui non se ne erogano, e che i prezzi devono ancora scendere per allinearsi al reale potere d’acquisto delle famiglie italiane, l’unica evidenza non chiara è cosa motivi l’ostinazione a difendere la posizione, il territorio, la bottega, che dimostra la categoria degli agenti immobiliari. Devo annotare che negli ultimi dodici mesi, la tendenza all’aggregazione è sempre più tangibile, ma siamo ancora lontani dalla svolta. Il concetto per cui “se io ho un cliente, e tu ne hai un altro insieme abbiamo due clienti” non è stato ancora sufficiente a far capire quanto sia fuori tempo l’affermazione “io ho un’agenzia,  tu ne hai un’altra, e insieme abbiamo due agenzie”.
Cosa significa, oggi, avere un’agenzia immobiliare? Significa avere una personale riserva di caccia da difendere, un luogo di culto dove non è concesso predicare altre fedi, un bunker nel quale rifugiarsi in attesa che la guerra finisca? In effetti, alcune agenzie mostrano i segni di un conflitto in corso: vetrine trascurate, luci basse, scrivanie piene di documenti e pratiche da evadere; in altre i titolari (appellativo che rimarca la passione tutta italiana di avere un ruolo di prestigio riconosciuto) sono in piena burrasca, con l’atteggiamento del capitano coraggioso che piuttosto che abbandonare la nave andrà a fondo con essa.
Il motto “l’agenzia è mia e me la gestisco io!” viene pronunciato a denti stretti da quegli agenti immobiliari che non accettano il confronto, che non discutono dei propri metodi, che per partito preso non immaginano possibile migliorare la propria posizione.
Io credo che oggi avere un’agenzia immobiliare significhi soprattutto avere dei costi di gestione elevati, alle volte pazzeschi se si pensa che è un’azienda di servizi. Consegue che tagliare i costi non è la soluzione, perché è allo stesso tempo determinare la fine dell’attività: prima si taglia il servizio di segreteria, poi la pubblicità, e via così fino a chiudere l’agenzia e lavorare da casa, o meglio, cambiare mestiere. Perché se tagli i costi, tagli i servizi, e la clientela ti taglia dal novero degli agenti immobiliari da assumere (che bella espressione, assumere) e determina la fine della tua attività. Molti dicono che così ci sarà una selezione naturale, che molte persone non in grado di affrontare il mercato cambieranno mestiere. Pochi pensano di poter fare questa fine, perché i problemi, spesso, sono in televisione, o fuori dalla porta della propria agenzia.
 Se io ho un’agenzia immobiliare sono qualcuno, perché ho un’attività in proprio, ho i miei clienti, ho il mio marketing, ho il mio sito web, ho la mia casella di posta elettronica, ho la mia vetrina su strada. Se io ho un’agenzia immobiliare, ho un posto di lavoro e sono imprenditore di me stesso. Se io ho un’agenzia immobiliare esisto, poco importa se però non guadagno o guadagno troppo poco. Se io ho un’agenzia e tu hai un’agenzia, noi abbiamo due affitti da pagare, il doppio delle utenze, il doppio dei contratti con fornitori pubblicitari, il doppio di tutto, ma non di clienti.
Non so cosa vi lascerà questo mio pensiero, ma una cosa la voglio sottolineare, se sarete disponibili con il collega dell’agenzia di fronte, avrete i suoi clienti, potreste dividere i costi, e magari non sarete da soli a lottare per sopravvivere, ma avreste qualcuno con cui diventare più forti.

Atrani